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A quelle température et comment servir le champagne ?

A quale temperatura va servito lo champagne?

Gustare lo champagne è un'arte la cui padronanza è consigliata per apprezzarne pienamente le bollicine fini. Non è necessario essere sommelier per imparare questi gesti che contribuiscono al piacere del gusto. Il servizio, la conservazione alla giusta temperatura, la degustazione... tutto questo fa parte dello stesso approccio. La Maison Nicolas Feuillatte vi consiglia per un’esperienza sensoriale di successo sotto ogni aspetto.

A quale temperatura va servito lo champagne?

A seconda del momento scelto per la degustazione, la temperatura ideale oscilla tra i 7 e i 12 gradi. All’aperitivo, si privilegia una temperatura fresca, tra i 7 e gli 8 gradi. Per il pasto, si può permettere un servizio tra i 10 e i 12 gradi. La temperatura gioca un ruolo fondamentale per una degustazione ideale. Troppo caldo, perde in leggerezza e finezza, un controsenso per questa bevanda prestigiosa.

Come servire lo champagne?

Il servizio dello champagne è parte di un’arte di vivere alla francese, un simbolo radicato nel patrimonio culturale nazionale. Non si serve lo champagne come si riempie una boccale di birra. Per cominciare, si tiene la bottiglia dalla base, mai dal collo. Questa zona, chiamata fondo convesso (o “piqûre” dai professionisti), è molto utile quando si versa il prezioso vino effervescente. Ci si chiede come il pollice potrebbe appoggiarsi in assenza di questa forma!

Da ricordare: lo champagne si versa delicatamente, con un gesto lento e sicuro. È meglio farlo in più riprese per evitare un eccesso di schiuma poco elegante. L’ideale è riempire il bicchiere per due terzi, il che limita i rischi di traboccamento permettendo una perfetta aerazione. Inoltre, fatta eccezione per matrimoni o compleanni (e forse qualche altro evento…), non si fa “saltare” il tappo. Questo vino merita dolcezza e raffinatezza.

In una bottiglia da 75cl ci si chiede a volte quanti bicchieri di champagne si possono servire agli ospiti: abbiamo preparato un articolo dedicato a questo argomento.

Idea comune: contrariamente all'uso diffuso, non si dovrebbe utilizzare né coppa né flute per il servizio, ma un calice da vino. Numerosi professionisti esprimono la loro preferenza per il calice a tulipano, dalla forma ovale e che si restringe verso l’alto. In questo modo, le bollicine si sviluppano perfettamente, senza essere troppo costrette in una flute né troppo disperse in una coppa dal bordo ampio.
Alla Nicolas Feuillatte, il comitato enologico ha sperimentato una dozzina di calici prima di scegliere il calice Absolu!
Per saperne di più, consultate l’articolo "In quale bicchiere bere lo champagne".

 

Come degustare lo champagne?

L’arte della degustazione dello champagne si basa su tre fasi distinte:

  • L’esame visivo

Si presta attenzione al colore e alle bollicine, i due elementi principali. Come per il vino rosso, il colore caratterizza la tonalità che assume lo champagne, i suoi riflessi e sfumature. Con un occhio esperto si può persino determinare i vitigni utilizzati, il grado di invecchiamento o il metodo di fermentazione.
Ad esempio, una colorazione giallo pallido indica la presenza di uno champagne piuttosto giovane, probabilmente affinato in vasca. Al contrario, un giallo più intenso è segnale manifesto di un vino effervescente affinato in botte. Per quanto riguarda l’esame delle bollicine, non c’è cosa più semplice: si cercano bollicine fini, simbolo della qualità della produzione.

  • L’analisi olfattiva

Si passa ai profumi e agli aromi! Innanzitutto, il “primo naso” con un’inspirazione profonda. Poi, il “secondo naso” dopo alcuni movimenti circolari che favoriscono l’aerazione dello champagne. Si cerca la ricchezza e la qualità del bouquet, l’insieme degli odori che caratterizza ogni cuvée. Si dice che si “annusa” lo champagne.

  • Lo studio gustativo

È il momento di prendere un sorso e distribuirlo sulle mucose, aspirando un filo d’aria. L’obiettivo? Determinare la qualità dell’attacco, della finale e infine la persistenza. A questo punto si è in grado di determinare il grado di acidità, la struttura e l’insieme di sapori e aromi.]Voici la traduction en italien :

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