Leggendo attentamente l’etichetta, si può imparare molto sulla qualità del vino proposto. Saper interpretare queste informazioni facilita la scelta della bottiglia di champagne giusta. Ecco alcuni chiarimenti sulle indicazioni da conoscere, presentati dalla Maison Nicolas Feuillatte!
L'importanza di leggere bene un’etichetta di champagne
L’etichetta fornisce informazioni fondamentali sulla provenienza e sulla composizione, una sorta di carta d’identità del vino. La sua presenza rassicura il consumatore sull’origine del vino, soprattutto perché l’uso della menzione "champagne" è limitato. Infatti, si tratta di un’appellation d’origine contrôlée (AOC). Bisogna diffidare dei prodotti dall’aspetto ingannevole. Se sull’etichetta non è chiaramente indicato "champagne"... semplicemente non lo è!
Un altro aspetto importante è conoscere precisamente il produttore della cuvée. Qui la fama delle Maison Champagne prende tutto il suo rilievo. Il prestigio acquisito nel tempo resta un argomento fondamentale nella scelta della bottiglia, una garanzia di qualità.
Inoltre, l’etichetta permette di conoscere il dosaggio, cioè il contenuto di zucchero. La quantità di zucchero presente definisce il tipo di champagne proposto: Doux, Demi-sec, Sec, Extra-dry, Brut, Extra-brut o Brut Nature.
L’etichetta fornisce un’altra informazione molto importante: indica se si tratta di un Premier Cru o di un Grand Cru. Nel vigneto della Champagne, un cru è associato al comune dove sono collocate le vigne. L’AOC Champagne definisce legalmente quali comuni appartengono a ciascuna categoria, in base alla qualità del loro terroir.
Le informazioni obbligatorie da indicare
Esiste un obbligo legale di indicare alcune informazioni sull’etichetta:
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la menzione champagne,
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il nome del produttore (o ragione sociale),
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il comune del luogo di produzione e quello della sede sociale, se diversi,
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il contenuto di zucchero (il dosaggio),
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il numero di registrazione professionale e la categoria del produttore,
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la provenienza (una menzione che attesti la produzione su territorio francese),
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il grado alcolico,
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la capacità della bottiglia,
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il volume nominale,
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il numero del lotto da cui la bottiglia è estratta,
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gli allergeni presenti,
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il messaggio relativo alle donne in gravidanza, o altre disposizioni legali legate alla salute.
Per quanto riguarda la categoria professionale, questa è espressa tramite iniziali: NM per Négociant Manipulant, RM per Récoltant Manipulant, RC per Récoltant-Coopérateur, ND per Négociant Distributeur, MA per Marque Acheteur o CM per Coopérative de Manipulation. Quest’ultimo viene utilizzato per la Maison Nicolas Feuillatte.
Le indicazioni facoltative
Altre indicazioni possono comparire sulle etichette senza essere obbligatorie:
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l’annata, se la bottiglia fa parte di una cuvée d’eccezione,
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il/i vitigno/i usato/i,
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il tipo di champagne (come Blanc de Blancs, Blanc de Noirs o Champagne Rosé),
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la Capsule Représentative des Droits (CRD).
Per ricordare, tra uno champagne Blanc de Blancs e un Blanc de Noirs la differenza sta nei vitigni utilizzati. Un Blanc de Blancs è prodotto interamente con uve bianche (Chardonnay), il Blanc de Noirs è fatto esclusivamente con uve nere (Pinot Meunier o Pinot Noir).
Come scegliere il proprio champagne in base all’etichetta?
Diversi aspetti devono essere osservati per scegliere con giudizio la bottiglia di champagne. Prima di tutto, verificare la presenza della parola champagne. La forma della bottiglia è ripresa anche da altri vini spumanti, il che può essere fonte di confusione.
Poi, è sempre interessante notare il nome della Maison, soprattutto quando si ha già un po’ di esperienza con i vini della Champagne. Molto importante anche il dosaggio, che indica il tipo di champagne grazie al contenuto di zucchero. Tra un Demi-Sec e un Extra-Brut, ad esempio, l’esperienza cambia completamente, influenzando le condizioni di servizio.
Infine, quando presenti, le indicazioni relative ai vitigni o l’identificazione di una possibile annata sono informazioni preziose per un abbinamento cibo/vino di successo.